Progetto “Benessere e Salute Mentale”
Lunedì 29 settembre si è svolta, per l’equipe educativa della Fondazione, una giornata formativa dedicata al tema della salute mentale nella popolazione migrante, promossa nell’ambito del Progetto “Benessere e Salute Mentale”, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona, l’Associazione A Tutto Tondo e la Fondazione Opera Famiglia Canossiana Nuova Primavera ETS.
Al seminario “Salute mentale globale e popolazione migrante: dal contesto internazionale alla pratica clinica multidisciplinare” ha partecipato l’intera équipe educativa della Fondazione, che ha potuto quindi avvalersi di nuovi strumenti di approfondimento e riflessione sul disagio psicosociale che colpisce in particolare le persone migranti, spesso accolte nei progetti mamma-bambino gestiti dalla Fondazione. A partire dalle evidenze scientifiche e dai più recenti studi nel campo della psichiatria transculturale, la formazione ha messo in luce la complessità del vissuto migratorio: esperienze traumatiche legate alla fuga, al viaggio, alla perdita del proprio contesto di vita e ruolo sociale e alle difficoltà di integrazione nel paese di arrivo.
In questo incontro è emersa l’alta prevalenza di disturbi psichici nella popolazione migrante – ansia, depressione, disturbo post-traumatico da stress – spesso aggravati da fattori pre, durante e post-migrazione, come la precarietà economica, la discriminazione, lo shock culturale e la barriera linguistica. Particolare attenzione è stata posta sulla difficoltà diagnostica di questi disturbi, spesso espressi attraverso la somatizzazione e filtrati da differenze culturali e religiose.
Altrettanto rilevante la riflessione sull’accesso alle cure delle persone migranti, ostacolato da stigma, vergogna e barriere linguistiche e strutturali, che rendono necessario un approccio integrato, multidisciplinare e culturalmente sensibile.
Questo percorso formativo ha rappresentato un momento prezioso di crescita professionale e umana per gli operatori, che quotidianamente si confrontano con situazioni complesse e fragili. Attraverso la conoscenza e la condivisione di buone pratiche, la Fondazione rinnova il proprio impegno nel promuovere il benessere psicologico, la salute mentale e l’inclusione sociale, valori fondamentali per una comunità accogliente e attenta alle complessità del viaggio migratorio.