
«Abbiamo visto l’amore vincere»: i nostri giovani al Giubileo dei Giovani Canossiani a Roma!
Dal 25 al 27 luglio, un gruppo di giovani della nostra Fondazione Opera Famiglia Canossiana Nuova Primavera di Verona ha vissuto un’esperienza straordinaria a Roma, partecipando al Giubileo dei Giovani Canossiani. Un appuntamento internazionale che ha riunito ragazzi e ragazze provenienti da tanti Paesi del mondo, accompagnati dalle Madri Canossiane, dai Padri Canossiani e dai Fratelli e Sorelle laici canossiani: un vero incontro di famiglia, un mosaico di volti, lingue e storie diverse, uniti dallo stesso carisma di Santa Maddalena di Canossa.
Il Giubileo si è aperto con un momento di accoglienza intorno alla figura di Santa Maddalena, che ci ha ricordato quanto sia importante tenere lo sguardo fisso su Gesù Crocifisso e farci vicini, con tenerezza, ai più fragili.
« Mi sono sentita subito a casa, anche se non conoscevo quasi nessuno -racconta Elena, una nostra giovane - perchè ci univa qualcosa di più grande delle parole: il desiderio di camminare insieme».
La serata del primo giorno ha visto la cerimonia di apertura con la presentazione dei gruppi: ogni Paese ha portato immagini e racconti della propria terra. È stato commovente scoprire tradizioni diverse, ma percepire lo stesso entusiasmo e la stessa fede che ci accomunavano.
Uno dei momenti più intensi è stato la costruzione della croce, realizzata grazie al contributo di tutti i gruppi presenti. Una croce che è diventata simbolo di vita risorta, composta dalle storie, dalle speranze e dalle fatiche di ciascuno. Al termine, i rappresentanti delle Madri Canossiane, dei Padri Canossiani e dei Fratelli e Sorelle laici hanno donato a ciascun giovane una piccola croce, augurando con questo gesto una buona esperienza di fede e di vita.
«Quando ho ricevuto quella croce mi sono emozionato – dice Marco – perché mi sono sentito parte di qualcosa di grande, non solo un evento, ma una famiglia vera».
Il sabato è stato il giorno del pellegrinaggio e del passaggio della Porta Santa. Insieme a centinaia di giovani, abbiamo varcato quella soglia portando nel cuore sogni, ferite, speranze nostre e delle persone che amiamo.
«Attraversare la Porta Santa è stato come dire: voglio davvero lasciarmi cambiare da Dio, voglio che il mio cuore sia più libero per amare.» ha condiviso Sara,
Il Giubileo si è concluso domenica con la Santa Messa e un momento di festa, durante il quale è stata consegnata a tutti una lettera dal titolo eloquente: «Abbiamo visto l’amore vincere». La lettere, in un passaggio recitava: «Questi tre giorni insieme sono stati un dono grande: abbiamo camminato, riflettuto, condiviso, incontrato Dio e gli uni gli altri. Ma il pellegrinaggio non finisce qui. Quello che abbiamo vissuto è solo la prima tappa di un viaggio che continuerà ogni giorno. […] Ora tocca a te. Ti invitiamo a scegliere un impegno concreto, un segno visibile del tuo cammino di fede, secondo il tuo cuore, le tue possibilità e la realtà in cui vivi. Non serve fare tutto, ma serve fare con amore.»
Portiamo a casa il volto di una Chiesa giovane, piena di gioia, che parla tante lingue ma ha lo stesso cuore. Ringraziamo di cuore le Madri, i Padri e i Fratelli e Sorelle Laici Canossiani che ci hanno accompagnato in questi giorni e che continuano a indicarci come Santa Maddalena a «contemplare Cristo Crocifisso» per imparare ad essere accanto ai più piccoli e a servire con un amore che si fa concreto.
Ora ci aspetta la vita di ogni giorno, con i suoi impegni e le sue sfide, ma anche con una promessa: che l’amore vince davvero, se abbiamo il coraggio di scegliere piccoli gesti quotidiani di bene.
Noi ci proviamo. E tu?